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GALLERIA CONTINUA Beijing: KIMSOOJA - Mumbai: A Laundry Field - 4 Sept 2008 to 28 Dec 2008 Current Exhibition |
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KIMSOOJA - Bottari, 2008
Tricycle cart, used clothes and used bedcovers from China, 295 x 190 (h) cm. Image � the artist. Courtesy GALLRIA CONTINUA |
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KIMSOOJA Mumbai: A Laundry Field GALLERIACONTINUA / Beijing 4/09/2008 - 28/12/2008 The artist Kimsooja (Born 1957, Taegu, Korea) acts as a visual and spiritual mediator through a metaphor for life which viewers are�invited to contemplate. Since the early �80s, Kimsooja began to include colourful used and�popular fabrics in her work. Her fascination with textiles specifically began in 1983. It was a very precise moment in her�life, when she was sewing a Korean bedspread with her mother. At that time, she was questioning the concept of �painting�s surface�dimension�. When she first placed a needle into the structure of a�fabric, she felt thrilled and joyful, as if a ray of immeasurable�energy penetrated through her fingers and into her whole body, reaching to�the needlepoint where it met the surface of the fabric. Since this�very particular experience, Yin and Yang have become life's essential components for Kimsooja, and have evolved on a number of levels in her art. Made of bright colours and decorated with symbolic embroideries,�people use the textiles traditionally as bedcovers, but also to wrap into a�bundle to carry personal belongings. Detached from a utilitarian�context, the colourful fabrics develop aesthetics of their own and�become universal symbols of life itself. While the character of the�object was featured foremost at first, the human body became�the object in space and time in the installation "Sewing into�Walking" (1994), in which the artist moved her body as a symbolic�'needle', connecting between the bedcovers. The work �Mumbai: A Laundry Field�, showing at Galleria Continua, Beijing, in a 4 channel video format, evolved from the series "A�Needle Woman" (1999-2001 and 2005). The series was filmed in cities�and other locations around the world. The artist, in a featureless outfit, has her back to the�camera, almost like a silhouette. The central�figure is an unknown and common presence, an "everywoman�,�constantly portrayed as a fixed point in the flow of the passing�crowds, or lying still while clouds pass overhead. In this video�series, Kimsooja�s body is always an anonymous presence�moving into a deep phase of meditation, immersing in�contemplative scenarios, breaking through the world�s surface and deep into its�soul, "like a needle in a haystack". The eye of the camera corresponds�to that of the artist, standing apart, watching from a detached�perspective. It is as if in a pure act of concentration the world vision would�appear clearer and undisturbed through the narrow needle�s �eye�. Most of Kimsooja�s works seem to belong to a place where time is�indefinable. They have in common universality, a timelessness�that encapsulates both past and present. The present tense is then�symbolised by the artist's body itself. The body becomes a medium or a void that�the audience is invited to stare at. Always on the move, Kimsooja explores the indefinable properties of�fabric through video, sculpture, and installation. Her works often�merge Eastern and Western traditions, observing and�juxtaposing cultures and human conditions, investigating�the common ground between the intimate and the�universally global. The images of the video work "Mumbai: A Laundry Field" are a�mesmerizing experience of the beauty of colour. They have an�incredibly powerful impact on the viewer, making one sway between a sense�of enchantment and a deep dismay, constantly�obliging one to question the hardship and tragedy of life while�enjoying its aesthetic appeal. KIMSOOJA Mumbai: A Laundry Field GALLERIACONTINUA / Beijing 4/09/2008 - 28/12/2008 Kimsooja (1957, Taegu, Corea) � un�artista, un mediatore visivo e spirituale che, attraverso le metafore della vita, invita gli spettatori a una profonda meditazione. Kimsooja comincia ad utilizzare tessuti tradizionali, usati, vecchi e variopinti nei primi anni Ottanta. La sua passione per le stoffe inizi� nel 1983, in un istante molto preciso: mentre stava cucendo un copriletto insieme alla madre. In quel periodo l�artista s�interrogava sul concetto di �dimensione della superficie nella pittura� e quando per la prima volta infil� l�ago nella stoffa, rimase sbalordita, come se un raggio d�energia pura fosse penetrato nelle sue mani irradiandosi dalle dita, attraverso tutto il corpo, fino a giungere alla punta dell�ago. Da questo momento in poi, Ying e Yang, principi cosmici, componenti dualistici ed essenziali della vita, diventano gli elementi fondamentali nell�opera di Kimsooja e prendono forma, all�interno del suo lavoro, su diversi piani e livelli. Vivaci e decorati con ricami tradizionali e simbolici, i tessuti scelti da Kimsooja per le sue opere sono comunemente usati come copriletto, ma vengono anche trasformati in involucri (in coreano bottari) per avvolgere i propri vestiti e beni personali durante gli spostamenti da un paese all�altro. Assolutamente disgiunti dal contesto utilitaristico, i variopinti tessuti di Kimsooja simboleggiano la vita. Inizialmente era l�oggetto ad essere sempre posto al centro dell�attenzione, in un secondo momento per�, e pi_ precisamente nell�installazione �Sewing into Walking� (1994), il corpo umano diventa il principale soggetto all�interno del tempo e dello spazio. Qui il corpo dell�artista si muove simbolicamente come un �ago� che congiunge le coperte all�immensa trama della natura. La video-installazione �Mumbai: A Laundry Field�, esposta alla Galleria Continua di Pechino, rappresenta l�evoluzione della serie �A Needle Woman� (1999-2001 e 2005) e di �Laundry Woman� (2000), attraverso la proiezione di quattro video filmati in diverse citt� e localit� del mondo. L�artista, vestita con abiti sobri e semplici, porge il dorso alla telecamera, rendendo visibile controluce quasi unicamente la silhouette del suo corpo. La figura � riconducibile ad una donna qualunque, costantemente rappresentata come un punto fisso nello sciame della folla dei passanti, o stesa immobile mentre le nuvole sfilano sopra di lei senza mai fermarsi. Il corpo di Kimsooja � sempre una presenza anonima immersa in una fase di profonda meditazione. L�occhio della telecamera corrisponde a quello dell�artista che, distaccato dal proprio corpo, guarda il mondo dall�esterno e nell�insieme. Come se, da un puro atto di concentrazione, osservando il mondo attraverso la stretta cruna di un ago, potesse scaturirne una visione pi_ chiara e indisturbata. Le immagini del video �Mumbai: A Laundry Field� sono un�esperienza ipnotica. Hanno un impatto molto potente sullo spettatore, che si ritrova a provare sensazioni molto contrastanti che oscillano tra la meraviglia e lo sgomento e che � costretto ad interrogarsi di continuo sulle avversit� e le tragedie della vita nel momento stesso in cui gode delle sue stesse seduzioni. La maggior parte dei lavori di Kimsooja sembra appartenere ad un luogo dove il tempo � indefinito. Essi condividono un�universalit� e un�eternit� che incapsulano passato e presente. Il presente � rappresentato dal corpo dell�artista stessa, corpo che diventa il tramite di osservazione o il vuoto che gli spettatori sono invitati a fissare. Kimsooja esplora instancabilmente le indefinibili caratteristiche dei tessuti attraverso video, sculture, installazioni, performance e progetti site-specific. I suoi lavori, che spesso combinano tradizioni orientali e occidentali attraverso l�osservazione e l�accostamento di diverse culture e condizioni umane, investigano il terreno comune tra intimo e universale. |
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